ADOXeco

Importanti studi compiuti nei Laboratori di Ricerca e Sviluppo di Intercoating hanno consentito di mettere a punto nuovi elastomeri poliuretanici ottenuti da materie prime rinnovabili di origine vegetale.

L’utilizzo di questi polimeri ha permesso di creare ADOXeco, una nuova serie di  prodotti speciali,  che utilizza materie prime innovative ottenute da fonti naturali rinnovabili: i Biopolioli.

I Biopolioli sono provenienti da processi oleochimici e derivati da biomasse, quindi da chimica “verde”.

Intercoating propone una linea estremamente innovativa di elastomeri poliuretanici ad elevato contenuto di carbonio rinnovabile, indicatore della reale parte Green.

Inoltre, i Biopolioli sono l’elemento centrale per lo sviluppo concreto di alcune importanti tematiche connesse all’industria e all’ambiente:

Gli elastomeri poliuretanici della linea ADOXeco hanno caratteristiche assimilabili a quelli dei migliori elastomeri poliuretanici tradizionali attualmente sul mercato.

La gamma ADOXeco comprende:

L’interesse verso la sostenibilità tuttavia non si ferma qui, ma guarda a soluzioni ancora meno impattanti.
Poiché IVM Chemicals, è integrata a monte con tutti i laboratori del Gruppo può modulare le proprie scelte tecniche in base alle necessità del Cliente.
Per questi specifici sviluppi  è stato impostato un fine tuning formulativo interno anche dei polioli.

BioBased Content requirements
L’utilizzo di fonti Bio è verificabile mediante opportune analisi codificate con il metodo ASTM D6866-18 in uso. Generalmente ci si riferisce al contenuto di carbonio da fonti rinnovabili, ovvero alla frazione ponderale di carbonio di origine biologica (= organic in inglese):

 

I metodi analitici sviluppati sono molteplici, ma tutti sfruttano la determinazione dell’isotopo 14C, che nella materia vivente è pressochè costante (viene assunto da piante ad animali in modo continuo) e diminuisce alla morte. Essendo il tempo di dimezzamento del Carbonio-14 di circa 5700 anni, le fonti fossili, che si sono formate in tempi molto remoti (milioni di anni dalla morte degli organismi che le hanno generate), presentano quantità di 14C bassissime. Questo andamento permette la stima dell’origine del carbonio in un materiale. E’ bene sottolineare che la percentuale di carbonio rinnovabile, misurata come appena descritto, secondo il metodo attualmente in uso ASTM D6866-18, può dare risultati leggermente differenti rispetto alla più semplice valutazione ponderale (% di materiale bio su quantità totale).